Guerra franco-indiana

1754-1763

Ticonderoga (Il gatto e la volpe)

Ticonderoga

"Guerra franco-indiana" (1754-1763)

"Parlai con Oesterheld e gli dissi che avremmo dovuto scrivere una storia sull'America settentrionale del XVIII secolo sul genere di Fenimore Cooper e di Kenneth Roberts. Mi rispose che era d'accordo ed ecco coem è nato Ticonderoga". [Hugo Pratt, "All'ombra di Corto"]

(M) 1957-1958: Ticonderoga Flint. Argentina: rivista "Frontera", Editorial Frontera, n.1 (04/1957) - n.14 (05/1958); prima parte (165 tavole orizzontali a 2 strisce).

(M) 1958-1959: Ticonderoga. Argentina: rivista "Frontera Extra", Editorial Frontera, n.1(07/1958) - n.4 (01/1959), n.6 (04/1959), n.8 (06/1959); seconda parte (51 tavole a 4 strisce).

Ticonderoga: "Guerra franco-indiana" (1754-1763)

La storia è ambientata nel Nord America del XVIII secolo, precisamente nel periodo della "Guerra franco-indiana" (1754-1763) - fronte americano della "Guerra dei 7 anni" (1756-1763) - combattuta tra inglesi e francesi per il dominio sui territori dei futuri Canada e USA.

"Parlai con Oesterheld e gli dissi che avremmo dovuto scrivere una storia sull'America settentrionale del XVIII secolo sul genere di Fenimore Cooper e di Kenneth Roberts. Mi rispose che era d'accordo ed ecco coem è nato Ticonderoga". [Hugo Pratt, "All'ombra di Corto"]

I fatti della narrazione si collocano durante le battaglie tra francesi e inglesi per la conquista dei territori attorno al lago Champlain dove, a quel tempo, sorgeva Fort Duchesne conquistato dagli inglesi nel 1759. In seguito l’azione si sposta nel territorio dei Grandi Laghi fino al fiume Wabash.

Protagonisti sono tre giovani: il cadetto di Sua Maestà Britannica Caleb Lee, lo smaliziato Joe Flint detto Ticonderoga e il nativo americano Numockh, oltre a molti comprimari tra i quali spiccano i guerrieri indiani, alleati ora con uno, ora con l’altro esercito. I fondali dell’avventura sono costituiti dai boschi, dalle foreste, da una natura selvaggia e incontaminata dove si muovono silenziosi i mocassini indiani a far da contrasto ai rumorosi spostamenti dei soldati venuti dall’Europa. In questo lavoro, Pratt usa la tecnica della mezza tinta, quasi a rendere più avvincente e fascinosa la simbiosi dell’uomo con la natura, rotta qui da una guerra che porterà, di lì a poco, alla nascita di una nazione [fonte: cong-pratt.com].

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Fort Duquesne (originariamente chiamato Fort Du Quesne) fu un forte costruito da francesi alla confluenza del fiume Allegheny e del Monongahela dove oggi si trova Pittsburgh. Venne distrutto e rimpiazzato da Fort Pitt nel 1758.

Questa zona nel Settecento era considerata, sia dagli inglesi sia dai francesi, come strategica per controllare la valle dell'Ohio e trarne, conseguentemente, vantaggi. L'inglese William Trent stabilì con successo un emporio negli anni Quaranta per commerciare con i villaggi amerindi che stanziavano nelle vicinanze. Negli anni Cinquanta i francesi iniziarono a costruire una linea di forti, iniziando da Fort Presque Ile sul Lago Erie, seguito da Fort Le Boeuf, a circa 15 miglia all'interno, più o meno nell'attuale Wateford, e Fort Machault, sul fiume Allegheny nella Contea di Venango.

Il governatore della Virginia, Robert Dinwiddie, vide questa come una minaccia alla rivendicazione di terre dei virginiani (compreso se stesso). Nel tardo autunno 1753 Dinwiddie inviò il giovane George Washington nell'area per consegnare una lettera al comandante francese, chiedendogli di lasciarli in pace, per stimare la forza e le intenzioni dei francesi. Washington raggiunse Fort Le Boeuf nel dicembre 1753 e fu gentilmente respinto dai francesi.

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Fort Ticonderoga, tra il 1755 e il 1759 Fort Carillon, è un forte a pianta stellare del XVIII secolo costruito dai canadesi e dai francesi sulla riva nella parte meridionale del lago Champlain nello stato di New York negli Stati Uniti. Dopo essere stato oggetto di importanti restauri all'inizio del XX secolo (1909), il forte, di proprietà privata, è oggi uno dei monumenti meglio conservati del Nord America e anche un'importante meta turistica. Fu costruito da Michel Chartier, marchese di Lotbinière tra il 1754 e il 1757 durante la guerra dei sette anni, anche conosciuta come la guerra franco-indiana. Ebbe un ruolo strategico durante il conflitto tra la Francia e la Gran Bretagna durante il XVIII secolo e poi ebbe un ruolo primario nella successiva guerra di indipendenza americana.

A seguito dell'assedio del 1777 da parte dell'esercito del generale John Burgoyne, che avvenne tra il 2 e il 6 luglio, il forte venne conquistato dagli inglesi.

La guerra dei sette anni (1756-1763)

Nel decennio che precedette la ribellione di Pontiac, Francia e Gran Bretagna parteciparono a una serie di guerre in Europa e alle guerre Franco-Indiane in Nordamerica. La più estesa di queste guerre fu la guerra dei sette anni, nella quale la Francia perse la Nuova Francia a favore della Gran Bretagna. La pace con Shawnee e Lenape era stata stipulata nel 1758 con il trattato di Easton, nel quale i britannici promettevano di non fondare insediamenti oltre la catena montuosa degli Allegani, un confine poi confermato dal proclama reale del 1763, anche se poco rispettato.

Molti degli scontri combattuti in Nordamerica terminarono dopo che il generale britannico Jeffrey Amherst conquistò l'ultimo importante insediamento francese, Montréal, nel 1760.

I soldati britannici occuparono le varie fortezze dell'Ohio e della regione dei Grandi Laghi. Anche prima del termine ufficiale della guerra con il trattato di Parigi (1763), la corona inglese cominciò a fare cambiamenti per amministrare il vasto territorio americano. Mentre i francesi avevano a lungo coltivato relazioni amichevoli con certe culture native, l'approccio britannico fu quello di trattarli come popolo conquistato. In breve tempo i nativi che erano stati alleati dei francesi si trovarono insoddisfatti dell'occupazione inglese e delle nuove regole imposte loro.

«You think yourselves Masters of this Country, because you have taken it from the French, who, you know, had no Right to it, as it is the Property of us Indians»

«Vi credete i Signori di questo Stato, perché l'avete preso ai francesi che, come sapete, non avevano Diritti su di esso, essendo una proprietà di noi indiani»

(Nimwha, diplomatico Shawnee a George Croghan, 1768)Guerra franco - indiana (1754-1763)

[Fonte: it.wikipedia.org]

Guerra franco - indiana (1754-1763)

Da molti considerata la prima guerra mondiale, perché combattuta in tutti e quattro i continenti allora conosciuti, la guerra dei sette anni durò dal 1756 al 1763 tra le maggiori potenze europee. Da una parte Francia, Austria, Russia e Spagna e dall’altra Inghilterra e Prussia.

Nell’America settentrionale fu chiamata “The French and Indian War” e iniziò due anni prima. Nel maggio 1754 si ebbero alcuni scontri tra francesi ed inglesi per il possesso della valle dell’Ohio, dove ebbe occasione di distinguersi il futuro primo presidente degli Stati Uniti George Washington.

La guerra franco-indiana rappresentò il fronte nordamericano della guerra dei sette anni. La definizione French and Indian War, usato dalla storiografia anglosassone, si riferisce ai nemici della Gran Bretagna: i francesi e le numerose tribù "indiane" loro alleate. Tuttavia vi furono alcune tribù che si allearono ai britannici, fra cui i Cherokee ed i Mohawk. Nella storiografia francese il conflitto è invece noto come guerre de la Conquête (guerra della Conquista). Fu combattuta tra il 1754 e il 1763 da Francia e Gran Bretagna e si concluse con l'espulsione dei francesi dal Canada e dagli Stati Uniti (fatte salve le isole di Saint-Pierre e Miquelon, tuttora territorio francese).

A quel tempo le tredici colonie inglesi contavano un milione e mezzo di abitanti contro soltanto 80.000 francesi stanziati dal Canada alla Louisiana. Causa la disparità di forze risultava molto importante per i francesi l’apporto degli alleati indiani. Infatti all’inizio della guerra la maggior parte delle tribù pellerossa si unirono ai francesi, soprattutto per vendicare l’atteggiamento spesso sprezzante e brutale dei coloni inglesi.

Tra le maggiori tribù che parteggiarono per la Nuova Francia c’erano: Ottawa, Chippewa, Shawnee, Delaware, Abenaki, Uroni, Illinois, Potawatomi e anche parte dei Seneca.

Con gli inglesi si allearono, come per tradizione, le tribù irochesi Mohawk, Onondaga e Cayuga e parte dei Seneca, mentre Oneida e Tuscarora rimasero neutrali e parte dei Seneca .

All’inizio del conflitto le forze pellerossa furono determinanti. Nella battaglia di Monongahela, del luglio 1755, circa trecento franco canadesi con l’aiuto di seicento Ottawa, Shawnee, Seneca, Delaware, Chippewa, Abenaki e Uroni, distrussero un’esercito regolare inglese di quasi millecinquecento uomini.

Dall’altra parte invece, si distinsero gli irochesi nella battaglia del lago Georges del 6 settembre 1755. Trecento di loro, specialmente Mohawk, aiutarono tremilacinquecento “provinciali” a sconfiggere un’agguerrito esercito di novecento franco-canadesi e seicento indiani. I guerrieri pellerossa furono soprattutto incisivi nella guerriglia contro gli insediamenti dei coloni della Nuova Inghilterra con colpi di mano e saccheggi.

Campagna di Braddock - Inizio della narrazione di "Ticonderoga - prima parte"

La campagna di Braddock fu una fallimentare spedizione britannica con la quale si cercò di conquistare la fortezza francese di Fort Duquesne (oggi nella periferia di Pittsburgh) nell'estate del 1755 durante la guerra franco-indiana.

La battaglia del Monongahela, nota anche come battaglia del Wilderness, si svolse il 9 luglio 1755 all'inizio della guerra franco-indiana a Braddock's Field, in quella che oggi è Braddock (Pennsylvania), 16 km ad est di Pittsburgh. I britannici del generale Edward Braddock si stavano spostando per cercare di conquistare Fort Duquesne ma furono sconfitti da un gruppo di francesi e canadesi del capitano Daniel Liénard de Beaujeu e dai loro alleati nativi americani.

La sconfitta segnò la fine della spedizione Braddock con la quale i britannici speravano di conquistare Fort Duquesne e prendere il controllo dello strategico territorio dell'Ohio. Braddock fu ferito in battaglia e morì durante la ritirata verso l'odierna Uniontown (Pennsylvania). Il resto della colonna si ritirò verso sudest e la regione rimase in mano francese fino al 1758, quando fu infine conquistato Fort Duquesne.

Battaglia del Lago George - Proseguo e termine della narrazione di "Ticonderoga - prima parte"

La battaglia del Lago George fu combattuta l'8 settembre 1755 nella parte settentrionale della provincia di New York. La battaglia fece parte di una campagna britannica per cacciare i francesi dall'America del Nord durante la guerra franco-indiana. Da una parte c'erano 1500 francesi, canadesi e nativi americani sotto il comando del barone di Dieskau, e dall'altra 1500 truppe coloniali di William Johnson e 200 Mohawk del famoso capo Hendrick.

William Johnson, recentemente nominato agente britannico presso gli Irochesi, giunse all'estremità meridionale del Lac Saint Sacrement il 28 agosto 1755 e lo rinominò lago George in onore di re Giorgio II di Gran Bretagna. La sua intenzione era quella di avanzare oltre i laghi Giorgio e Champlain per poter attaccare i francesi asserragliati nel Fort St. Frédéric a Crown Point, punto chiave della difesa del Canada.

Con l'intenzione di fermare l'avanzata di Johnson, Dieskau aveva già lasciato Crown Point accampandosi tra i due laghi (dove in seguito fu costruito Fort Carillon, precursore di Fort Ticonderoga). Il 4 settembre Dieskau decise di attaccare la base di Johnson, il Fort Edward (allora chiamato Fort Lyman) appena costruito sul fiume Hudson. Il suo obiettivo era quello di distruggere le barche, i rifornimenti e l'artiglieria di cui Johnson aveva bisogno per la sua campagna. Lasciando metà degli uomini a Carillon, Dieskau guidò il resto su un percorso alternativo fino al fiume Hudson facendo sbarcare i suoi uomini a South Bay per poi marciare ad est del lago George lungo Wood Creek. Dieskau ginse nei pressi di Fort Edward la sera del 7 settembre 1755 con 222 granatieri regolari francesi del régiment de la Reine e del régiment de Languedoc, 600 milizie canadesi e 700 alleati Abenachi e Caughnawaga Mohawk.

La battaglia si concluse con perdite da entrambe le parti e terminò con la ritirata di Dieskau. Nonostante la battaglia non abbia avuto conseguenze, e la spedizione di Johnson si sia fermata poco dopo Fort St. Frédéric, il risultato strategico del lago George fu significativo. Johnson riuscì ad avanzare molto oltre il lago e consolidò le proprie conquiste costruendo il villaggio di Fort William Henry all'estremità meridionale. Lo storico Fred Anderson scrive che se Dieskau fosse riuscito a bloccare Johnson a Fort Edward, non solo avrebbe fermato la minaccia di Fort St. Frédéric ma avrebbe anche "fatto retrocedere i difensori di New York e della Nuova Inghilterra fino alla stessa Albany".

Regione dei grandi laghi e Ohio - Lega Irochese o Sei Nazioni

Territori sotto il controllo delle 5 nazioni nel 1650 ca.

Territori sotto il controllo delle 6 nazioni nel 1720 ca.

Con il termine Irochesi si indicano le tribù che nel 1570 diedero origine alle Cinque Nazioni: i Cayuga, i Mohawk, gli Oneida, gli Onondaga e i Seneca. Nel 1722 furono poi assimilati nella Confederazione (sei nazioni) anche i Tuscarora che, originariamente stanziati nell'attuale stato della Carolina del Nord, furono costretti a spostarsi verso nord in seguito ai conflitti con i coloni europei.

La lega Irochese fu una delle più forti potenze politiche, commerciali e militari presenti nel Nord-America nei secoli XVII e XVIII, in grado di esercitare una forte egemonia sulle popolazioni vicine. Durante il XVII secolo gli irochesi condussero prolungate guerre contro la tribù degli Uroni sconfiggendoli. Nel Settecento, alleandosi con i britannici, presero parte alla guerra contro i francesi e i loro alleati Algonchini. In seguito alla guerra di indipendenza americana si ebbe un indebolimento e la divisione interna della Lega, quindi la perdita delle terre tribali: infatti mentre gli Oneida e molti dei Tuscarora si allearono con gli americani, i Mohawk, i Seneca, gli Onondaga e i Cayuga rimasero fedeli alla Gran Bretagna nella speranza di riuscire a mantenere i propri territori. Ma dopo alcune vittorie del capo Joseph Brant (Thayendanegea), furono sconfitti dagli americani, dopo che George Washington nel 1779 diede l'ordine di distruggere gli indiani alleati degli inglesi, conquistandosi così presso gli irochesi il soprannome di “Distruttore di Città”.

Ohio County - In questa regione si svolge la narrazione di "Ticonderoga - seconda parte"

La seconda parte di Ticonderoga si svolge nella regione che va da Fort Niagara alla zona del Wabash River (affluente dell'Ohio) dove i protagonisti devono affrontare le diverse tribù ostili a inglesi e coloni anglosassoni (principalmente Shawnee e Huron)