Corto Maltese
La giovinezza
Corto Maltese: "La giovinezza"
Testo e disegni: Hugo Pratt
Versione a colori: Patrizia Zanotti
1981: La Jeunesse de Corto Maltese - "Le Matin de Paris"
2005: 13 strisce inedite - Siena, esposizione "Hugo Pratt, Periplo Immaginario"
"La giovinezza" è una storia di Corto Maltese rimasta incompiuta a causa delle divergenze fra Hugo Pratt e la direzione del quotidiano francese "Le Matin" che ha pubblicato la prima edizione del fumetto nel 1981. La giovinezza è solo un prologo di un fumetto che doveva essere molto più lungo e che, dopo l'inizio in Manciuria durante la guerra fra Russia e Giappone nel 1905, si interrompe lasciando in sospeso una trama che vede i protagosti intenzionati a raggiungere l'Africa alla ricerca delle miniere di re Salomone. Si può quasi dire che è un fumetto di Rasputin, visto che Corto Maltese compare solo nelle tavole conclusive... Pratt ne parla con Dominique Petitfaux nel volume "All'ombra di Corto".
"Il direttore, Claude Perdriel, mi aveva chiesto di fare una striscia quotidiana in bianco e nero e una tavola settimanale a colori, come nei quotidiani americani. Era previsto che Corto arrivasse in una tavola a colori, e dovevo ritardare il suo arrivo fino al momento in cui potevo iniziare le tavole a colori. Ma quando Perdriel ha finalmente lanciato il supplemento a colori, c'erano soltanto strisce comiche. Non ho capito cosa sia successo, comunque mi sono stancato di aspettare e ho terminato l'episodio. (...) La pubblicazione avrebbe dovuto durare più di un anno, ma siccome poi non c'è stata questa tavola settimanale, ho terminato rapidamente la storia."
In realtà Corto e Rasputin non raggiungeranno mai l'Africa perché, in prossimità di Celebes, saranno coinvolti in un ammutinamento da parte dell'equipaggio che li abbandonerà su una scialuppa. I due saranno raccolti da un cargo facente rotta verso il Cile che li sbarcherà a Valparaiso...
(M) 1981: La Jeunesse de Corto Maltese. Francia: quotidiano "Le Matin de Paris", da 1981/08/05 a 1982/01/01; versione in bianco e nero.
(R) 1982: La Giovinezza. Italia: rivista "L'Eternauta", Edizioni EPC in collaborazione con Comic Art, n.1 (1982/03) - n.9 (1982/11); versione a colori di Patrizia Zanotti.
(R) 1982: La Jeunesse de Corto Maltese. Francia: rivista "(A Suivre)", Edizioni Casterman, n.51 (1982/04) - n.53 (1982/06); versione a colori di Patrizia Zanotti.
(M) 2006: Tredici strisce inedite (presentate a "Periplo Immaginario", Siena nel 2005). Italia: Volume "La Giovinezza e Altri Racconti", n.2 della collana Corto Maltese, Edizioni L'Espresso, 2006.
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Ritratto del marinaio adolescente
Juan Antonio de Blas
Il Primo riferimento a Corto Maltese apparve nella documentazione annessa al libro “Port Arthur” dell’ammiraglio Nagumo, pubblicato dalle edizioni Fayard di Parigi nel 1913. Il testo era il seguente:
“All’ammiraglio Nagumo.
Nei confronti dello scrittore nord-americano Jack London sono state adottate le più severe misure di sicurezza e di vigilanza durante l’attività di corrispondente di guerra che egli ha svolto in prima linea a Port-Athur. Il suo comportamento ha creato parecchi problemi, dato chc esprime le proprie opinioni senza il minimo riguardo nei nostri ufficiali, tra I quali può contare diversi amici. La condotta di London è inqualificabile; egli ostenta le proprie idee socialiste, del resto evidenti nella sua opera letteraria, e inoltre difende la presenza nordamericana nel Pacifico, proprio in quanto è d’ostacolo alla nostra legittima espansione. Sostiene che tra il Giappone e gli Stati Uniti sarà inevitabile, prima o poi, una guerra per l’egemonia dell’immenso mercato cinese. Dato il suo ambiguo comportamento personale, siamo inclini a ritenerlo un semplice scrittore avventuriero e non un agente segreto. come sostenevano alcune denunce di altri corrispondenti stranieri. Un ultimo grave incidente, in cui ha perso la vita uno dei nostri ufficiali, ha indotto il comandante del fronte a decretare l’espulsione di London dalla zona di guerra.
London annovera tra le sue amicizie un giovane marinaio, sicuramente italiano, che viaggia con passaporto britannico. Il suo nome è Corto Maltese e, nonostante la giovane età, ha molte conoscenze fra la gente cinese e manciù. Riteniamo si tratti di un agente inglese, dato che i suoi connotati corrispondono a quelli di un mozzo che partecipò attivamente ai combattimenti di Pechino nel 1900, durante la rivolta dei “Boxer”. Siccome lo consideriamo potenzialmente pericoloso per i nostri interessi, raccomando che i suoi dati vengano notificati agli addetti militari delle nostre ambasciate.
Maggiore Okeda, responsabile dell’informazione militare del fronte, Port-Athur 1905.”
(Archivio generale del Kempetai. Servizio di informazione militare del Giappone)
C’è senza dubbio un altro riferimento documentato che, anche se reso noto in epoca posteriore, si riferisce a un periodo) precedente a quello di Port-Arthur. In concreto viene appurato che Corto apparve in uno dei due libri di Joseph Conrad.
Il capitano della marina mercantile britannica, l’ex-polacco Teodor Jòzef Konrad Korzeniowski, scrisse in “A personal record”, quando già era uno scrittore internazionalmente noto:
“Durante il mio ultimo anno di navigazione comandai la “Osborn”, una nave di grande cabotaggio che faceva la traversata Australia-Inghilterra. Mi costò molto accettare che per me fosse finita la vita di mare. Come tutti i vecchi sentii la necessità di comunicare a un altro ciò che sapevo. Un giovane marinaio di Malta fu il mio attento discepolo, un giovane che possiede la saggezza perché non cerca di capire il mondo ma di trasformarlo, e i suoi saggi consigli mi convinsero a scrivere i miei ricordi sotto forma di racconto. Con gli anni quel giovane sarebbe diventato uno dei migliori marinai che io abbia mai conosciuto, e un ottimo amico”.
Il riferimento a James Joyce è posteriore. Nel 1909 lo scrittore irlandese soggiorna a Trieste. Corto, messo al corrente dalla lettera cli un comune amico, il sindacalista Connolly, aiuterà quell’uomo minuto, miope e timido, incapace di fare un commento volgare davanti a una signora, anche se tutte le sere lo incitava ad andarsene con lui nei bordelli. Il quarto documento della gioventù di Corto riguarda un fatto poco noto) della biografia de1 suo amico John Reed. - “Nel 1910 Corto era secondo ufficiale sulla “S.S. Bostonian”, una nave per il trasporto del bestiame che seguiva la rotta Boston-Liverpoool. In uno dei viaggi si arruolarono come mozzi due universitari nordamericani, Reed e Pierce. Alle prese con il duro lavoro di bordo il secondo disertò preferendo fare il viaggio su una nave di linea, ma la sua scomparsa, di cui ci si accorse quando si era ormai in alto mare, costò a John Reed un’imputazione di omicidio, dato che nella cabina che i due dividevano vennero trovati documenti e denaro di Pierce. Corto, riuscito a sapere da Reed com’erano andate realmente le cose, mobilitò, attraverso navi più veloci, i suoi amici in Inghilterra. Fu così che quando Reed comparve davanti alla Corte di Manchester per rispondere dell’assassinio, Corto poté portare nell’aula del tribunale Pierce, che nel frattempo era riuscito a rintracciare. Per il severo capitano della “Bostonian” la confusione degenerò nel ridicolo, e Reed fu assolto.
A Corto l’avventura costò la carica e l’iscrizione nella lista nera della ‘‘mafia” dei capitani, ma trovò un amico. Smise di navigare su navi yankee e si dedicò a traffici di contrabbando tra le Antille e il Brasile” -. Hugo Pratt, nella sua opera di ricostruzione della biografia di Corto Maltese, racconta parte della gioventù del marinaio di Malta basandosi sui ricordi di Jack London. Il capitolo è molto importante per gli appassionati di questa saga, poiché narra la nascita della grande amicizia tra Corto e Rasputin, che iniziata in Manciuria nel 1905, arriverà al culmine diciassette anni dopo,quando Corto rischierà la pelle per salvare l’egocentrico siberiano da una prigione di Samarcanda. I1 1905 è un anno importante per la civiltà europea (se si può definire civiltà la nascita del fascismo, dello stalinismo e dei campi di concentramento). Durante il secolo precedente l’“uomo bianco” esaltato da Kpling ha portato alla nassima espansione il fenomeno del colonialismo. Ma nel 1905 si verificano due fatti importanti che segnano la fine dcl vecchio mondo. La sconfitta dei bianchi russi da parte dei gialli giapponesi e la ribellione di Odessa. Il mondo cambierà a partire da questi eventi: Corto Maltese sarà testimone dcl primo di questi fatti.
Hugo Pratt ci dà un racconto in cui la figura centrale è Jack London e narrando una sua intricata avventura ci riferisce l’incontro tra Rasputin e Corto. La storia è un piccolo aneddoto che Pratt racconta privilegiando rispetto all’azione il ritratto dei personaggi e degli ambienti. Il marinaio adolescente è presentato alla fine di questo primo episodi, con una dose di imperturbabilità e buon senso poco comuni in persone della sua età. Il clamoroso caso I.ondon / Sakai verrà risolto dallo Stato Maggiore giapponese, al quale non gioverebbe un incidente con la stampa internazionale. Di solito, quando un problema coinvolge personalmente, gli interessati tendono a dimenticare le circostanze che potrebbero risolvere meglio di loro la situazione. Sakai con il suo orgoglio prepotente e London con il suo distacco dimenticano di non essere persone libere di muoversi a proprio piacimento, ma semplici pedine costrette ad accettare le regole di un gioco stabilito da altri. Il ritratto di questo marinaio adolescente affiora dallo studio di altri personaggi che attraverso quello che fanno e dicono danno indicazioni sulla personalità del marinaio di Malta. Rasputin, l’assassino fatto e finito, col suo particolare senso dell’amicizia compare nella vita di Corto Maltese, al quale di certo sopravviverà e al quale sarà sempre riconoscente per averlo aiutato a fuggire da Mukden. Ci sono già in questo ritratto dell’adolescenza le principali caratteristiche della personalità di Corto: la sua apparente indifferenza che egli trasforma in stoicismo, il suo buon senso, la sua abilità nel convincere... e le sue relazioni. Per Corto l’amicizia è una delle poche cose che contano, troverebbe amici anche all’inferno.
Pratt continua a comporre le tavole nel suo tradizionale stile grafico. Ogni volta riduce il tratto, semplificando le linee e usando le ombre per dare volume. Pratt è Pratt e per me è il miglior narratore di cui disponga il fumetto. Il suo senso dell’equilibrio, l’uso alternato di piani muti e piani d’azione sono una meraviglia descrittiva, come la prima pagina che apre il libro. La sua capacità di narratore è simile a quella di John Ford. Racconta storie che coinvolgono fin dall’inizio e mette una cura particolare nel delineare i personaggi secondari che sono quelli che danno consistenza e credibilità al racconto. C’è infine da sottolineare un fatto: prima di raccontare una storia Pratt studia la Storia a fondo per poi trasmettere al lettore in forma indiretta e concisa quelle informazioni che gli consentono di rimettere al loro posto tutte le tessere del mosaico. In questa avventura di Corto c’è uno scontro tra russi e giapponesi, quando ormai il conflitto sta per finire; ciò non sarebbe comprensibile ma viene spiegato quando un giornalista fa riferimento al fatto che il generale Kuropatin continua la resistenza con le sue truppe, mentre il resto delle forze russe ha già accettato l’armistizio. Qualsiasi sceneggiatore riterrebbe superflua questa spiegazione e centrerebbe il racconto esclusivamente sui personaggi principali. Pratt no, sa che solo quando si danno tutte le chiavi è possibile rendere “reale” la narrazione e in tutta la saga di Corto la verosimiglianza di ciò che racconta è quello che lo rende credibile.
Fonte: Introduzione al volume "La Giovinezza", Lizard Edizioni 1996.